La multimedialità

La multimedialità
La comunicazione nell'era di Internet

sabato 27 marzo 2010

Lezione n. 2 - L'era del web 2.0







In questa seconda lezione ci siamo addentrati nel discorso degli
apprendimenti multimediali e dell'era del web 2.0.
Ci siamo soffermati su come è cambiato l'apprendimeto tra ieri ed oggi e abbiamo visto anche la differenza tra web 2.0 e web 1.0
Per quanto riguarda l'apprendimento in effetti prima veniva inteso solo come un'accumulazione di informazioni, oggi invece, apprendere vuol dire "valorizzare le proprie connessioni". Infatti apprendere vuol dire proprio modificare i propri comportamenti in base alle esperienze, facendoli perdurare nel tempo. Quindi possiamo dire che l'apprendimento è legato ad un cambiamento. Allora viene da porsi una domanda: è cambiato effettivamente qualcosa?
La risposta è ovviamente SI,  prima si apprendeva nel modo classico, soprattutto nelle scuole, c'era l'insegnante e c'era lo studente, attraverso lezioni frontali. Oggi l'apprendimento è anche classico, ma soprattutto multimediale, cioè interattivo. Perchè oggi abbiamo tanti strumenti di apprendimento, come i social network, i forum, le chat, i blog etc...
Siamo nell' era del mondo di internet, o meglio del web, il quale anch'esso ha avuto dei cambiamenti, si è passati dal web 1.0 al web 2.0,con relative differenze.

Il web 1.0:era diffuso fino agli anni 90 ed era composto di "siti web statici" (solo linguaggio Html), ovvero non era presente l'interazione con l'utente, ma vi era solo la navigazione tra le pagine con l'uso delle e-mail e dei motori di ricerca. Era possibile visualizzare solo documenti ipertestuali. Con il web 1.0 le comunità erano costituite solo da esperti informatici.

Il web 2.0:è uno stato di evoluzione di internet ed è l'insieme di tutte le applicazioni on-line che permettono l'interazione sito-utente (facebook, youtube, wikipedia,twitter, etc...). Questo ha fatto in modo che il digitale fosse pervasivo. Con il web 2.0 la rete acquista una dimensione sociale, di condivisione. Tutti possono utilizzare il web come se fosse una normale applicazione. http://it.wikipedia.org/wiki/web_2.0
L'apprendimento oggi avviene nel web 2.0 e quindi si parla di apprendimento multimediale, il che significa entrare nelle reti sociali delle comunità di pratica. Di conseguenza la conoscenza diventa reticolare(reticolarità delle conoscenze)e la rete si divide in tre livelli differenti: 
  • neurale(i neuroni);
  • concettuale(le idee);
  • esterno(personale).
Questi tre livelli coesistono, tutti e tre insieme, nel web 2.0. 
Quindi, non cambia solo l'apprendimento, ma anche la conoscenza, ovvero la comprensione di fatti, informazioni ottenute attraverso l'apprendimento.Di conseguenza cambiamo anche noi, per attenuare la differenza, il gap che si ha è tra:
Immigrati digitali:i quali sono cresciuti prima delle tecnologie digitali (ovvero noi) e le hanno adottate in un secondo tempo.
Nativi digitali:i quali sono cresciuti con le tecnologie digitali, come i computer, internet, i telefoni cellulari, etc...

    

Di conseguenza avremo modelli di pensiero differenti infatti, se un nativo gigitale pensa al telefono sicuramente la sua idea sarà l'I-Phone, Skype, etc...; invece, per un immigrato digitale, come noi, la nostra idea di telefono sarà sicuramente o il telefono di casa o al massimo un normalissimo cellulare.
Ritornando alla conoscenza, a questo punto, possiamo parlare di flussi di conoscenza, ovvero che si può conoscere a dismisura. Ed è qui che entra in scena la creatività, la quale nasce dall'interazione tra individui e società, dove le idee pre-esistenti vengono rielaborate. Il creativo ha la capacità di inventare e di creare, ma sempre con l'ausilio della logica. Anche la creatività ha le sue dimensioni:
  • quella individuale
  • quella simbolica (il dominio)
  • quella sociale (il campo).
La persona creativa possiede tutti e tre queste dimensioni, di conseguenza ci sarà un optimal flowche si basa su due concetti:
  1. flow exeperience:il sè è consapevole di avere un momento creativo che lo porta a creare;
  2. networked flow: permette un riconoscimento sociale al flow exeperience, la creatività del sè viene riconosciuta non solo individualmente ma anche socialmente.
Anche nella rete è possibile la creatività, naturalmente attraverso gli strumenti mediatici, i quali presentano delle criticità:
  • affidabilità (trust): se vi è la possibilità di controllare le fonti. La fiducia è data dalle reti, ma è molto relativa.
  • democrazia emergente: vi può essere pericolo di plagio, perchè non siamo a conoscenza della veridicità di quanto viene scritto in rete.
  • insensibilizzazione al plagio: non bisogna prendere pensieri ed opere di altri, facendole proprie, altrimenti si commette plagio; il quale è dannoso per la creatività.
Bisogna cogliere nuove opportunità di apprendimento, le quali ci vengono date dalle nuove tecnologie.
   
 

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